Piano dell’offerta formativa
PRESENTAZIONE
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) si presenta come strumento di conoscenza ed informazione di una realtà concreta, l’Istituto “Casa degli Angeli”. Illustra la proposta e gli obiettivi dell’azione educativa della scuola, che pone al centro del proprio Progetto Educativo: l´attenzione alla persona, nella globalità di tutti gli aspetti che investono la sua formazione.
Il patto di corresponsabilità educativa, scuola-famiglia, per un rapporto insostituibile di collaborazione e condivisione delle attività della scuola. L’apertura alla realtà, umana, religiosa, sociale del territorio per conoscerla, educare al dialogo,alla partecipazione, all’accoglienza, al rispetto, alla libertà responsabile, per ogni scelta, consapevole e personale.
Permette di conoscere tutti quegli interventi aggiuntivi, deliberati annualmente dal Collegio Docenti o dai Consigli di classe, differenziati e funzionali all’insegnamento ma, soprattutto, destinati ad arricchire, e rendere più significativo ed efficace il Piano dell’ Offerta Formativa della scuola. Indica il quadro di tutte le prestazioni che l’Istituzione offre ed assicura.
La struttura Amministrativa, i compiti ed il relativo funzionamento. Nel rispetto dei ruoli specifici di ogni forma di impegno e di servizio, ogni parte concorre a costruire quel disegno d’insieme che presenta l’ Istituto “Casa degli Angeli” come una realtà educativa aperta, completa, collaborativa.

10 buone ragioni per scegliere l’istituto “Casa degli Angeli”
L’Istituto “Casa degli Angeli” è una SCUOLA DI ISPIRAZIONE CRISTIANA CATTOLICA, una Istituzione educativa, motivata da una concezione cristiana del mondo e della storia, impegnata a formare all’assenso del pensiero e, quindi, della vita, alla verità cristiana secondo criteri idonei a promuovere nell’alunno una formazione integrale che gli consenta di crescere in ogni dimensione. Esso coniuga la serietà della proposta culturale con quella educativa, e le orienta a costruire e consolidare il processo formativo degli studenti. Offre, oltre ad una verifica continua dello stile educativo dei docenti,ed un dialogo cordiale e responsabile con le famiglie, percorsi idonei a promuovere, in senso globale ed armonico,”identità personali libere e consapevoli” (CEI, “Per la scuola”, n. 5) capaci di cogliere e condividere una “proposta culturale seria e ricca di significati” (Ibidem). La sua storia lo qualifica come realtà scolastica aperta, disponibile ad accogliere adolescenti e giovani di Lecco e del territorio, fin dal lontano 1882.
L’Istituto Professionale “Casa degli Angeli”, si è sempre distinto per l’adesione ai valori fondamentali dell’uomo e del cristiano, per l’apertura, equilibrata, responsabile, comunicativa, verso le nuove generazioni, per la formazione alla solidarietà, concreta e generosa, per un continuo atteggiamento di riflessione e di ricerca, finalizzata a migliorare, sempre più la propria offerta educativa ed istituzionale. Le Suore della Riparazione, che hanno fondato e gestito l’Istituto per più di cento anni, sono state le educatrici di generazioni di giovani, da esse preparate alla vita, secondo i principi di una solida impostazione morale, cristiana, e del carisma dei fondatori. Gli allievi, mediante un impegno serio e qualificato nello studio, hanno saputo inserirsi nella realtà sociale e produttiva locale, distinguendosi, per la qualità della loro preparazione professionale. Tale missione ed attività educativa è continuata, pur con tutti i cambiamenti e le modifiche richieste dalla cultura e dalla società contemporanea, fino al 1995, data in cui la gestione dell’Istituto è stata assunta da una Cooperativa Sociale che la chiesa locale sostiene, fondata e formata da docenti e genitori, i quali credono nell’efficacia dell’azione educativa della Scuola Cattolica, ed intendono contribuire e continuare a far vivere questa realtà nel rispetto di tutti quegli obiettivi e scelte che hanno caratterizzato, nel tempo, la lunga storia della “Casa degli Angeli”. Dal 1995 ad oggi, l’Istituto ha continuamente ampliato la propria offerta formativa. Nel 1997 si allineava all’indirizzo pre-esistente, il Corso per i Servizi Sociali, sempre a scansione triennale e quinquennale, ed in seguito, dall’anno scolastico 2001-2002, scaturito da un notevole atto di coraggio, ma anche come espressione di una determinata prospettiva educativa, e formativa, si apriva al territorio l’offerta di una terza figura professionale, quella del “Grafico-pubblicitario”, destinato ad occupare ruoli e compiti dipendenti da problematiche sempre più attuali,legati al mondo del messaggio grafico-pubblicitario. Ma l’itinerario non si è ancora concluso, se nell’anno scolastico 2009-2010 le strutture, continuamente modificate e rese idonee alle esigenze di nuovi ambienti e laboratori accoglieranno una quarta proposta che si affianca, a pieno titolo agli altri, e si presenta con le proprie caratteristiche curriculari, come Indirizzo Agro-ambientale, Agro-turistico.
Con Decreto Ministeriale, in data 28 febbraio 2001 e 2 agosto 2002, l’Istituto “Casa degli Angeli”, ha modificato la propria posizione giuridica, già espressa nei DD.MM. 03.06.1965 -30.04.1982 – DD.MM. 28.02.2001 – DD. 08.06.2001 – 05.08.2001 – DD. N. 436 del 22.06.2009 – DD. N. 672 e 673 del 21.09.2010, da “Legalmente riconosciuto” a “Paritario” per tutti e quattro gli indirizzi di studio proposti. Ha gradualmente attuato le disposizioni della L. n. 62, del 10.03.2000, ponendosi, accanto alle altre Istituzioni scolastiche statali e paritarie del territorio lecchese, non solo come risorsa alternativa, ma anche come varia e complementare.
Le idee cardine, che ispirano il progetto educativo dell’Istituto, caratterizzano la volontà di costruire e mantenere: una scuola di ispirazine Cristiana come luogo di educazione integrale della persona umana attraverso un chiaro progetto educativo che ha il suo fondamento in Cristo; la sua identità ecclesiale e culturale; la sua missione di carità educativa; il suo servizio sociale; lo stile educativo che deve caratterizzare la sua comunità educante (“La scuola cattolica alle soglie del terzo millennio”, n. 4); una scuola attenta nei confronti delle famiglie di tutti i ragazzi, prestando particolare attenzione a quelli “deboli” o “disgregati” (ibidem n. 5); una scuola con uno stile educativo che promuove la formazione integrale dell’alunno attraverso la relazione interpersonale (ibidem n. 18); una scuola che riconosce un ruolo di speciale importanza ai genitori, responsabili primi e naturali dell’educazione dei figli. Obiettivo costante dell’educazione scolastica è quindi l’incontro ed il dialogo con i genitori e le famiglie, favorito anche attraverso la promozione delle associazioni di genitori, per definire con il loro insostituibile apporto quella personalizzazione che rende efficace la progettualità educativa (ibidem n. 20); una scuola aperta, propositiva, disponibile al dialogo sereno, al confronto positivo e critico, alla verifica collegiale, concreta ed efficiente; una scuola seria, nell’impostazione culturale e didattica, nei contenuti che vuole trasmettere, nelle abilità che deve formare per far crescere l’uomo nella sua integrità; una scuola attiva nella programmazione, nella scelta delle strategie, negli interventi articolati e coerenti, attenta ai processi di apprendimento, di interiorizzazione, di rinnovamento della cultura intesa non come un semplice apprendimento, ma come la condizione essenziale per la crescita armonica della personalità dell’educando.
Il principio che caratterizza il PROGETTO EDUCATIVO dell’Istituto “Casa degli Angeli” ha come obiettivo specifico quello di voler costruire “una scuola per la persona e della persona” (“Per La Scuola”, n. 4; “La scuola cattolica alle soglie del terzo millennio”, n. 9). La persona di ciascuno, nei suoi bisogni materiali e spirituali, è al centro del magistero di Gesù: per questo la promozione della persona umana è il fine della scuola cattolica. Uno degli elementi più espressivi dell’originalità del progetto educativo è la sintesi tra cultura e fede. Infatti il sapere, posto nell’orizzonte della fede, diventa sapienza e visione della vita. Nel progetto educativo non si dà, perciò, separazione tra momenti di apprendimento e momenti di educazione, tra momenti della nozione e momenti della sapienza. Le singole discipline non presentano solo conoscenze da acquisire, ma valori da assimilare e verità da scoprire (”La Scuola Cattolica”, n. 39). In questa prospettiva nel progetto educativo cristiano tutte le discipline collaborano, con il loro sapere specifico alla formazione “integrale” della persona. L’obiettivo fondamentale si concretizza nella volontà di creare un ambiente sereno, che stimoli e promuova i veri valori, e nel quale tutti i soggetti, posti in un rapporto relazionale sincero e costruttivo, concorrano alla formazione di “personalità libere e consapevoli”, accolgano, condividano una proposta culturale ricca di autentica ispirazione umana e cristiana. Proprio perché si è posto al centro del progetto formativo lo sviluppo e la crescita della personalità dello studente, le capacità etico – comportamentali e le scelte valoriali costituiscono il polo d’attrazione e di motivazione dell’acquisizione dei saperi. La capacità di assolvere i propri doveri, di esercitare i propri diritti consapevolmente, di riconoscere i veri valori e di operare scelte adeguate, di accettare gli altri e di collaborare con essi, di rispettare le relazioni interpersonali e le regole della legalità e della convivenza civile e, infine, la capacità di intervento autonomo nella formazione di valori umani, sociali e morali sono obiettivi inerenti all’intervento educativo primario, e costituiscono i prerequisiti di ogni progetto formativo, finalizzato ad una positiva innovazione e trasformazione della società.
La “Casa degli Angeli” è il luogo in cui si impara a conoscere, a stimare ed apprezzare, ma soprattutto si vivono concretamente, nel rapporto sincero di amicizia e di collaborazione, i valori fondamentali umani e cristiani. La proposta formativa tende a realizzare alcuni obiettivi, tra i quali: educare alla convivenza democratica, alla tolleranza, al rispetto delle realtà sociali e civili delle culture diverse, combattendo, in uguale modo, sia l’emarginazione che la prepotenza; stimolare il senso di solidarietà, verso tutti, nella ricerca autentica del bene comune, nell’accettazione del “diverso”, assumendo comportamenti responsabili e seriamente impegnati. Nell’erogazione del servizio scolastico viene respinta qualsiasi forma di discriminazione. Nell’Istituto i principi di reciproco rispetto sui quali si fonda la convivenza civile non sono messi in discussione ed i comportamenti degli studenti sono costantemente sostenuti da una consapevole riflessione, da rigorose conoscenze di natura etico – morale, giuridica e storica; potenziare il senso di appartenenza ad una società, partecipando attivamente ai suoi valori e contribuendo al loro sviluppo. A questo scopo l’Istituto aiuta lo studente a conoscersi come persona ed a riconoscersi come soggetto sociale, ad orientarsi nell’ambito delle discipline, ad effettuare scelte appropriate per costruire un personale progetto e percorso formativo, per vivere ed integrarsi nella comunità scolastica e sociale nel rispetto profondo dell’altro e dei suoi diritti. A tale scopo, i docenti contribuiscono, mediante la loro attività di educatori e di formatori, al miglioramento ed allo sviluppo dei rapporti interpersonali, nella consapevolezza che la scuola non ha più solo un ruolo di trasmissione di modelli e di conoscenze, ma deve contribuire, in modo creativo, all’innovazione ed alla trasformazione della società stessa; insegnare a superare qualsiasi visione unilaterale delle problematiche sociali, aprire spazi di ricerca, di confronto, per COMPRENDERE, CONDIVIDERE, PROPORRE, PROGETTARE. Per raggiungere questi obiettivi, essa si propone di far acquisire agli studenti conoscenze, competenze ed abilità finalizzate alla formazione di personalità pienamente consapevoli e responsabili, sia nella sfera del privato, che del sociale, aderenti spontaneamente, per scelta, a quell’insieme di valori morali, etici e sociali che hanno validità universale, come la pace, la solidarietà, l’accettazione dell’altro, il rispetto delle differenze, il senso della democrazia e della giustizia sociale.
Consapevole del proprio impegno di dover offrire ai giovani “un sapere per la vita”, cioè “il possesso di strumenti mentali, di informazioni corrette e di riferimenti ideali, che rendono possibile il distacco critico e l’autonomia personale, per una valutazione sapienziale e morale dei messaggi e delle esperienze” (“Per la scuola”, n. 8), la scuola intende suscitare il desiderio di conoscere, di imparare, l’amore per lo studio e la ricerca, al fine di costruire una solida cultura personale che sappia “salvaguardare contemporaneamente i valori propri delle identità locali e l’apertura solidale al più vasto ambito nazionale, europeo e mondiale” (ibidem n. 7). In questa prospettiva, si vuole stimolare: l’ apertura al mondo esterno, ed il superamento di letture unilaterali e riduttive della realtà; l’attenzione ai processi di apprendimento e di interiorizzazione della cultura, come condizione basilare per lo sviluppo di una piena, completa umanità cristiana; la capacità critica necessaria per rifiutare i “disvalori” culturali del nostro tempo per saper scegliere radicalmente “l’interpretazione e l’ordinamento della cultura umana alla luce della fede” (cfr. “La dimensione religiosa dell’educazione nella Scuola Cattolica”, n. 52).
In modo coerente alla domanda di precise competenze tecniche, che proviene dal sistema produttivo, ma attento anche a non inserire nella formazione professionale metodi e procedimenti finalizzati esclusivamente a far acquisire abilità pratiche, l’Istituto si propone di sviluppare, come esigenza profonda di una visione cristiana del lavoro: la cultura del primato dell’uomo e delle sue esigenze fondamentali, etiche e religiose; il recupero della vera dimensione del ruolo della formazione professionale, che non si limita ad insegnare mansioni funzionali al sistema produttivo, o alla sicurezza e padronanza nell’esecuzione dei compiti lavorativi, affidati ad un soggetto, ma mette in luce, anche, la necessità che tutto ciò sia accompagnato dalla capacità di vivere rapporti interpersonali, nello svolgimento dei propri compiti; la capacità di coniugare efficienza ed abilità, qualificazione e solidarietà, nel lavoro e nel sistema sociale.
Il decreto del Presidente della Repubblica del 21/11/2007 nr. 235 ha introdotto significative modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24/06/1998 nr. 249 (Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado). Tali modifiche, relative agli articoli 4 e 5, incidono in modo particolare sulle sanzioni per i casi più gravi di violenza e di bullismo compiuti dagli studenti, prevedendo la possibilità di interventi disciplinari più significativi nel caso in cui, dopo avere verificato la sussistenza di elementi precisi e concreti, sia accertata la responsabilità disciplinare degli stessi studenti. Ciò mantiene del tutto inalterata l’impostazione complessiva dei provvedimenti disciplinari nei confronti degli studenti, che devono avere, comunque, obiettivi educativi e devono stimolare il senso di responsabilità ed i rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. L’Istituto paritario “Casa degli Angeli”, adeguandosi alla nuova normativa, ha subito provveduto ad effettuare una seria valutazione del proprio progetto educativo e formativo, anche attraverso il dialogo e il confronto con la rappresentanza dei genitori e degli studenti, al fine di renderlo sempre più adeguato alla valorizzazione degli stessi studenti e alla definizione di comportamenti positivi per la loro maturazione personale. In questa ottica è stata inserita l’importante novità del Decreto 21/11/2007 nr. 235, relativa all’introduzione del Patto Educativo di Corresponsabilità, definito dall’art. 5-bis dello stesso Decreto, il quale prevede che contestualmente all’iscrizione alla singola istituzione scolastica, sia richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto Educativo di Corresponsabilità, che ha lo scopo di definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. Tale patto è finalizzato alla costruzione di un percorso condiviso e di comune responsabilità tra scuola e famiglia, affinché i comportamenti degli studenti possano essere guidati in modo omogeneo e coerente. Il tema educativo viene dunque rilanciato con forza e pone come base il dialogo continuo tra scuola e famiglia, senza peraltro trascurare la eventuale e possibile responsabilità economica della stessa per ogni atteggiamento illecito da parte degli studenti. Il Patto Educativo di Corresponsabilità, approvato dal Collegio Docenti il 16/04/2008, nasce dalla considerazione che il compito educativo e formativo della scuola e della famiglia, si presenta, oggi, come un obiettivo sempre più difficile, complesso da raggiungere, e che esige, per mantenere e recuperare il proprio valore, un impegno reciproco, costante, partecipato, condiviso da tutte le componenti della comunità educante. E’ indispensabile la conoscenza ed il rispetto dei diversi ruoli, dei doveri che li tutelano, ed una ferma, retta coerenza all’osservanza del Regolamento della scuola e degli studenti. Il Patto Educativo di Corresponsabilità integra e completa il Piano dell’ Offerta Formativa e la Carta dei Servizi dell’Istituto Professionale Paritario “Casa degli Angeli”, il Regolamento d’Istituto, e lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, pubblicato sulla G.U. il 29/07/1998 e successive modifiche, D.P.R. 21/11/2007 nr.235, pubblicato sulla G.U. il 18/12/2007 ed in vigore dal 02/01/2008. I genitori che affidano il proprio figlio all’Istituto si assumono l’impegno di osservare tutte le disposizioni elencate nel Patto di Corresponsabilità, e di vigilare sul comportamento e sulla corretta applicazione di quanto viene richiesto come dovere al proprio figlio. Il dirigente scolastico, quale rappresentante della Comunità scolastica si fa garante nell’assicurare il rispetto dei diritti degli studenti e dei genitori, indicati e contenuti nel Patto Educativo di Corresponsabilità.
Alunni, disciplina degli studenti: il regolamento (cfr d.p.r. n. 249, 24.06.98 – d.p.r. n. 235, 21.11.07) I doveri Lo studente è puntuale ed assiduo alle lezioni, si presenta in classe alle ore 8 e si assenta solo per gravi e giustificati motivi, per i quali informa la scuola. Mantiene in ogni momento della vita scolastica un comportamento serio, educato, corretto; evita il turpiloquio, le parole offensive ed ogni forma di aggressività, e di bullismo. E’ attento, non gioca, non si distrae o si dedica ad altro, ma segue con attenzione le direttive, le spiegazioni dell’insegnante, e rispetta le scadenze per tutto quello che riguarda i propri impegni scolastici. Non consuma cibi in classe, non mastica chewing-gum, o altro durante le lezioni. Si presenta a scuola con il materiale didattico occorrente; tiene in ordine gli oggetti personali e porta a scuola solo quelli utili alla sua attività di studio. Adotta un abbigliamento rispettoso dei compagni, degli insegnanti e dell’Istituzione. Rispetta e fa rispettare i beni degli altri ed il patrimonio della scuola; utilizza le strutture, le attrezzature ed i servizi della scuola secondo le procedure prescritte, le norme di sicurezza e la buona educazione. Collabora a rendere confortevole ed accogliente l’ambiente dove studia e lavora. Risarcisce i danni causati alle persone, agli arredi, alle attrezzature. Non si presenta alle lezioni fornito di cose che non siano convenienti in un ambiente scolastico e non necessarie all’attività didattica (auricolari, cellulari, CD, cassette, specchi, cosmetici, ecc.). In tal caso, gli oggetti saranno ritirati, consegnati in segreteria e riconsegnati dopo 5 giorni lavorativi. Informa puntualmente i genitori dei risultati scolastici e delle proprie mancanze. Contribuisce attivamente al funzionamento della scuola, anche attraverso la partecipazione diretta ed attiva alle proposte. Non trasgredisce le disposizioni che vietano severamente il fumo sia all’interno che all’esterno degli ambienti scolastici. Il codice disciplinare Le sanzioni disciplinari si ispirano a criteri di gradualità, proporzionalità e giustizia e fanno riferimento, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno; esse tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, ed hanno finalità educative. La responsabilità disciplinare è personale. La sanzione è pubblica. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. Nessuna sanzione può influire sulla valutazione del profitto. In caso di atti o comportamenti che violano le norme del codice penale, il Capo di Istituto, quando sia tenuto dal codice stesso, provvede tempestivamente alla denuncia, della quale informa la famiglia ed il consiglio di classe dello studente interessato. Tenuto conto dei principi e dei criteri di cui ai commi precedenti, l’organo competente dovrà irrogare i seguenti provvedimenti disciplinari in corrispondenza delle relative infrazioni: richiamo verbale per condotta non conforme ai principi di correttezza e buona educazione; scorrettezze non gravi verso i compagni, gli insegnanti o il personale, disturbo durante le lezioni, mancanze ai doveri di diligenza e puntualità; richiamo scritto per gravi scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti o il personale, disturbo continuo durante le lezioni, mancanze plurime ai doveri di diligenza e puntualità, violazioni non gravi alle norme di sicurezza, saltuaria assenza ingiustificata ed arbitraria, turpiloquio, danneggiamento volontario di oggetti di non grande valore di proprietà della scuola o di altri; studio individuale a scuola o allontanamento dalla scuola, da uno a cinque giorni per gravi scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti o il personale, disturbo continuo durante le lezioni, mancanze gravi ai doveri di diligenza e puntualità, assenza ingiustificata o arbitraria e continua, molestie continuate nei confronti di altri; allontanamento dalla scuola fino a quindici giorni per recidiva dei comportamenti di cui al punto precedente, violenza intenzionale, offese gravi alla dignità della persona, uso o spaccio di sostanze psicotrope, molestie di ogni genere, denuncia penale per fatti avvenuti all’interno della scuola che possano rappresentare pericolo per l’incolumità delle persone e per il sereno funzionamento della stessa; allontanamento dalla comunità scolastica per una durata superiore a quindici giorni, comunque commisurata alla gravità del reato, alla permanenza della situazione di pericolo, quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. Nel caso in cui alla mancanza disciplinare sia connesso un danno materiale causato alle persone o ai beni della scuola, lo studente è tenuto al risarcimento del danno stesso tramite versamento di denaro. L’organo competente ad irrorare le sanzioni deve offrire allo studente la possibilità di sostituire la sanzione stessa, ad eccezione di quella prevista dal comma n. 5 del presente articolo, con altri provvedimenti comprendenti la collaborazione ai servizi interni alla scuola. Di ogni sanzione superiore ai richiamo verbale viene data comunicazione scritta alla famiglia. Al termine dell’anno scolastico, in sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe può comunicare alla famiglia, per iscritto, un giudizio sul comportamento dell’alunno. Gli organismi di disciplina L’insegnante è competente per le sanzioni di cui al comma 1. e 2. dell’articolo precedente (richiamo verbale), da annotarsi sul libretto personale dell’alunno. Il Capo di Istituto è competente per tutte le sanzioni che prevedono l’allontanamento dalla scuola. Il Consiglio di Classe decide sulle sanzioni che prevedono l’allontanamento dalla scuola. Gli organi competenti, il Consiglio di Classe e, nei casi di maggior gravità il Consiglio di Istituto deliberano dopo aver preventivamente sentito, a sua discolpa, lo studente interessato, il quale può farsi assistere da uno o più testimoni, dai genitori o da insegnanti, indicati dallo stesso. Contro le decisioni degli organi competenti che prevedono l’allontanamento dalla scuola è ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla ricevuta comunicazione al Provveditore agli Studi. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione di esame. Le procedure relative all’irrogazione della sanzione disciplinare debbono concludersi entro trenta giorni dall’avvenuta contestazione. Superato tale limite temporale il procedimento è estinto. Le riunioni degli organi competenti sono pubbliche. Ad esse sono ammessi, senza diritto di parola, coloro che hanno diritto di voto per le Elezioni del Consiglio di Istituto. Il voto relativo alle decisioni disciplinare è segreto. Non è ammessa l’astensione.
Le informazioni e le comunicazioni ufficiali trasmesse alle famiglie sono rese pubbliche non solo con l’esposizione di esse nelle bacheche della scuola, ma consegnate direttamente e personalmente agli alunni, mediante lettere circolari, numerate e protocollate, con l’obbligo di restituire il tagliando, firmato dai genitori, posto in calce,per presa visione alla comunicazione stessa. Il libretto personale delle valutazioni, consegnato ad ogni studente all’inizio di ogni anno scolastico, permette la comunicazione diretta alla famiglia dell’andamento scolastico quotidiano dello studente. Preside e docenti sono a disposizione per i colloqui settimanali indicati nel calendario, reso noto all’inizio dell’anno scolastico. Le forme in oggetto costituiscono le vie naturali e preferenziali, oltre tutte le altre possibili occasioni di incontro, quali le assemblee di genitori, i colloqui personali con i docenti, alcuni Consigli di Classe, aperti ai genitori ed alunni, o altri momenti, straordinari, concordati, al fine di assumere linee di intervento o di sostegno comuni ed adeguate. La presenza attiva e responsabile, personale ed organizzata dei genitori è un elemento di necessità vitale per la realizzazione degli obiettivi propri, formativi e culturali, di una “comunità educante” che considera il ruolo ed i compiti della famiglia, prioritari ed insostituibili. Nel rispetto reciproco delle responsabilità e delle competenze, in modo sinergico e coordinato, la scuola invita la famiglia ad essere partecipe, in prima persona, non solo nei momenti “forti” e della sua azione didattica, ma nell’affiancare, con sollecitudine il cammino scolastico quotidiano del discente, con l’interesse per un compito educativo comune che suppone, per essere efficace e costruttivo, la convergenza di tutte le forze in gioco. I contatti scuola-famiglia, frequenti e ben articolati, sono il mezzo con cui queste realtà si pongono in un rapporto di dialogo sincero e di aperta collaborazione. Preside – Docenti La Preside riceve gli alunni dalle 11 alle 13 di ogni giorno, ed i genitori ogni qualvolta se ne presenti la necessità, ed è disponibile a colloqui personalizzati con le famiglie qualora questi ne facciano specifica richiesta per qualsiasi motivazione. Nel primo mese di scuola, acquisita la certezza del buon funzionamento dell’orario delle lezioni, i docenti segnalano alla Preside il giorno e l’ora del colloquio settimanale con i genitori Il colloquio si svolge al mattino in un’ora scelta fuori dalle attività didattiche; copia del calendario delle udienze viene distribuito ai singoli studenti e consegnato a tutti i genitori che partecipano all’Assemblea di Classe che, di norma, viene convocata per tutte le classi entro la fine di ottobre. E’ comunque possibile comunicare con gli insegnanti anche in colloqui collettivi, che sono fissati nella programmazione degli organi collegiali in novembre e a marzo dopo che i Consigli di Classe si sono riuniti, a metà quadrimestre, per valutare i livelli di apprendimento degli alunni e informare le famiglie. Le comunicazioni sul livello di preparazione degli alunni ed i dati delle valutazioni sono trasmetti immediatamente ai genitori tramite i libretti delle valutazioni, sui quali i docenti possono anche trascrivere note e/o invitare i genitori a presentarsi per conferire con i professori e ricevere ulteriori informazioni. Gli studenti che lo desiderano, poiché i colloqui generali si svolgono al pomeriggio, possono accompagnare i genitori, ed essere presenti all’udienza. Le udienze individuali e tutti i colloqui sono sospesi dal 15 gennaio al 15 febbraio e dopo il 16 maggio per permettere un sereno svolgimento degli scrutini di fine primo quadrimestre e di fine anno scolastico. Quando i rappresentanti di classe dei genitori o degli alunni evidenziano necessità di incontrarsi da soli o con i docenti di una classe per riunioni straordinarie, inoltrano la domanda alla Preside con l’o.d.g. della seduta, che deve essere verbalizzata. La Preside, entro tre giorni dal ricevimento della domanda, fissa e comunica la data dell’incontro. Per l’informazione ai genitori sulle date delle varie assemblee, comprese quelle indette per l’elezione dei rappresentanti negli organi collegiali, e dei colloqui collettivi le comunicazioni sono consegnate direttamente agli studenti, secondo la prassi ordinaria. I genitori che intendono ricevere personalmente le comunicazioni e sono titolari di e-mail, possono richiederlo, consegnando in segreteria i propri dati.